Il mito dietro le posizioni Yoga: Il Guerriero 1
Il mito è sospeso fra Terra e Cielo, fra Acqua e Fuoco, è una forma di narrazione potentissima che ha un profondo senso educativo con la sua narrazione magica. Tutta l’arte (musica, danza, pensiero ecc), come quella indiana, è inscindibile dall’aspetto mitologico.
Le posizioni dello yoga sono i sigilli della mitologia indiana, conoscere il mito celato dietro ogni posizione permette di arricchire l’esperienza del praticante.
Posizione del guerriero I
Virabhadrasana I racconta la tragica e magnifica storia d’amore di Siva e Sati.
La giovane e bella Sati era perdutamente innamorata di Siva. Il padre di Sati, Daksa, quando giunse il tempo di trovare marito a suo figlia, organizzò una festa grandiosa alla quale invitò molti pretendenti di alto lignaggio. Ovviamente non invitò Siva, non avrebbe mai potuto accettare un genero yogi, povero, senza arte nè parte, con le treccine, vestito con un perizoma di pelle di tigre e il corpo ricoperto di cenere. A quel tempo si usava che la futura sposa indicasse il prescelto adornandolo con una ghirlanda di rosa. Così fece Sati, durante la fersta in suo onore, da una balconata lanciò in alto la ghirlanda, così in alto che nessuno riuscì a seguirne la traiettoria e tutti i pretendenti trattennero il fiato. Mentre la ghirlanda riscendeva, Sati sussurrò un mantra, come era solita fare per invocare il suo amato.
Virabhadrasana I_yoga in coppia_yoga bambini
Sati allora, richiamato dalla sua amata, apparve tra la folla e si posizionò nel punto esatto dove cadde la ghirlanda, che si pose così sul suo capo. La futura sposa ne fu molto felice. Il padre, invece, ne restò indignato ma dovette accogliere Siva nella sua famiglia. I giovani sposi andarono a vivere in una baracca in montagna, Sati rinunciò volentieri alle sue ricchezze e ai suoi privilegi per seguire l’amato.
Il risentimento di Daksa però non si placava, si sentiva umiliato e preso in giro. Così architettò la vendetta. Organizzò un grandioso sacrificio di fuoco invitando tutti gli esseri di spicco compresa sua figlia. Tutti gli esseri che contavano ad eccezione del genero, del resto era la sua festa e poteva invitare chi voleva. La figlia Sati, devota al marito, si infuriò e presa dalla collera si gettò fra le fiamme e morì.
Siva, il marito, che nello stesso istante nel quale si stava consumando la tragedia, si sentì assalito da un brivido, rivolgendo lo sguardo al suo interno (ogni sua cellula era legata alla sua amata) rivide la scena. Una furia incontrollabile lo assalì, strappò una ciocca dei suoi capelli, che ardevano come scintille di fuoco, la gettò a terra pronunciando un mantra. Dal fumo derivato dall’impatto con il suolo apparve Virabhadra, il grande e terribile guerriero. Questo, spinto da Siva, andò alla festa di Daksa e lo decapitò. Daksa pagò così il prezzo della sua ignoranza e del suo orgoglio.
Siva dopo aver ottenuto vendetta, fu assalito dalla disperazione e dalla pietà, si recò nel luogo del sacrificio e addolcito dal dolore e dalla compassione prese il corpo del suocero e gli sostituì la testa con quella di una capra facendolo risorgere. Non appena ritornò alla vita Daksa capì l’errore che aveva commesso e chiese perdono a Siva. Quest’ultimo era però inconsolabile, impazzito per il dolore si mise sulle spalle il corpo carbonizzato della sposa e iniziò a vagare per tutto l’universo, fin quando non apparve Visnu il compassionevole. Quest’ultimo fece una proposta a Siva: il corpo di Sati sarebbe stato disintegrato e disperso sulla terra e qualsiasi punto in cui i suoi resti si fossero posati sarebbe diventato un luogo sacro, un tempio per i devoti della dea (di questi luoghi sacri - sakti pitha - dedicati alla dea, in India oggi ne restano 52).
Siva acconsentì, accettando la straordinaria commemorazione della sua amata. Questa risorgendo prese poi le sembianze di Parvati ritornando ad essere la divina amante di Siva, che a sua volta non dimenticò la lezione sulla necessità di dominare l’ira, mentre Daksa imparò il valore dell’umiltà.
Da allora il grande Virabhadra è rimasto di guardia per combattere con coraggio e prontezza l’ignoranza.
Alla prossima
Namastè
Francesca
Fonte: Yoga. Le storie dietro le posizioni. Dr. raj Balkaran
SE VUOI APPROFONDIRE L’INSEGNAMENTO DELLO YOGA PER BAMBINI DAI UN’OCCHIATA ALLA PAGINA DEL MIO SITO DEDICATA.
Troverai due corsi diversi ma utilisssimi. Ti aspetto!