Lo Yoga ci insegna che gli animali possono ispirare i nostri atteggiamenti

In questo articolo analizzeremo 2 nuove posizioni yoga influenzate dal mondo degli animali. Capiremo l’utilità delle posizioni dell’Aquila e del Muso di Mucca.

Nei precedenti articoli avevamo già iniziato a scoprire alcune posizioni di animali e il perché è importante praticarle specialmente con i vostri bambini. Se ve li siete persi vi consiglio di leggere (Yoga Story_ Cane, il Gatto e la Giraffa) e  “Yoga bambini: due posizioni ispirate agli animali” (Gru e Leone).

L’Aquila (Garudasana)

Le costole sono le ali del corpo. Aprite le vostre ali” (B.K.S. Ivengar)

Garuda (l’aquila) è il re degli uccelli e il veicolo di Vishnu colui che sostiene il mondo sulle proprie spalle. Spesso viene rappresentato come mezzo uomo e mezzo volatile, con testa, ali, zampe e becco di aquila e membra umane. Garuda attacca e distrugge il male (il serpente). È dunque il simbolo del potere e della vittoria.

Essa colpisce con infallibile precisione, tanto che non ha nemici e vive in beata solitudine. Non sorprende che sia considerato l’animale emblema del trionfo dello spirito sull’intelletto. L’evangelista Giovanni è simboleggiato dall’aquila per le sue doti visionarie. “Chi ha idee chiare e uno sguardo che penetra le cose, può rivolgere tale sguardo al proprio intimo e apprendere tramite l’autosservazione”. (Swami Sivananda Radha)

Acquila

Questa posizione richiede grande equilibrio e concentrazione, perché il peso di tutto il corpo poggia su una sola gamba, intorno a cui è attorcigliata l’altra gamba

Come eseguirla:

1. Assumere la posizione della montagna (Tadasana). Inspirando, fissare un punto davanti a noi e aprire le braccia portandole verso fuori.

2. Espirando fatele scendere a lato e portatele al petto, mettendo il gomito sinistro nell’incavo del destro e i palmi delle mani uno contro l’altro.

3. Abbassare i gomiti, in modo da avere le mani all’altezza del naso.

4. Inspirando, piegate le gambe e portate la coscia sinistra su quella destra. Accavallate la gamba sinistra e attorcigliatela in modo che il piede la blocchi. Cercate di tenere ginocchia e gomiti sulla stessa linea, al centro del corpo. Tenetela almeno 5 respiri e poi cambiate lato.

Per i più esperti: Quando la posizione diventa facile, si chiude il più possibile fino a toccare con il gomito il ginocchio.

Consiglio: Quando eseguiamo l’asana, possiamo ricorrere al simbolismo mitologico per espandere la nostra visuale e la nostra conoscenza. Potremmo individuare i nostri errori e scoprire come cambiare strategia.

Benefici: aumenta la forza fisica e mentale, rende elastiche le giunture del corpo. Tonifica e massaggia gli organi interni dell’addome, soprattutto il fegato e la milza.

Quando eseguirla? : quando abbiamo bisogno di focalizzarci sui nostri obiettivi. L’aquila compie dei voli d’osservazione circolari e quando piomba sulla preda sa esattamente dove colpire

Muso di Vacca

Muso di vacca (Gomucasana)

Questa posizione si chiama del muso di vacca perché la forma delle ginocchia ricorda quella del muso dell’animale, e i piedi le corna.

In India le vacche sono sacre e vengono venerate per la loro pazienza e la loro tolleranza. È simbolo di abbondanza e offerta gratuita. La mucca assicura il sostentamento donando latte e il suo sterco viene usato come combustibile per cuocere i cibi. Occorre forza per eseguire questa posizione, ma quando si è imparato ad eseguirla, essa da una sensazione di tranquillità. I limiti imposti dall’asana (sarà all’inizio difficile tenere la schiena, il collo e la testa dritti) favoriranno la presa di coscienza di tutte le nostre debolezze.

Come eseguirla:

1. Seduti a terra, gambe divaricate, mani a terra vicine ai fianchi.

2. Inspirando, infilate la gamba sinistra sotto la destra. La caviglia sinistra è sul pavimento, vicino all’anca destra.

3.  Espirando, accavallate la gamba destra sopra la sinistra.

4.  Inspirando, sollevate il braccio destro, allungandolo verso l’alto più che potete.

5.  Espirando, piegate il gomito destro e poi quello sinistro, portando la mano sinistra all’altezza delle scapole. Tenere dritti testa e collo. Mantenere almeno per 5 respiri.

Per i più esperti: Unire le dita delle due mani.

Consiglio: in caso di dolore alle ginocchia o se le anche non sono abbastanza flessibili, la gamba che sta sotto può rimanere distesa.

Benefici: L’energia della base viene spinta verso l’alto, fino al cervello, migliorandone la sua funzione. Sviluppa il torace e migliora la respirazione. Elasticizza l’articolazione delle spalle, apre le anche e facilita la digestione.

Quando eseguirla?: consigliata al mattino per sciogliere le articolazioni.

 Buona pratica!

Alla prossima

Namastè

Francesca Maurigi

 

Testi consigliati per approfondire:

Yin Yoga di Stefanie Arend

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